La WEST NILE FEVER è una malattia infettiva provocata da un virus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, isolato per la prima volta in Uganda (nel distretto West Nile ) nel 1937 in una donna che soffriva di febbre particolarmente alta. Da allora si è velocemente diffusa in molte altre zone, principalmente in Africa ma anche verso il Medio Oriente, l’Asia, l’Europa e negli ultimi anni anche verso gli Stati Uniti.
CHI COLPISCE E COME SI TRASMETTE: Ad esserne colpiti sono sia gli uomini che gli animali, in particolare modo gli equini, ma in alcuni casi anche gatti, cani, conigli ed altri. NON si trasmette da persona a persona e sono le ZANZARE, in particolare il genere CULEX, a rappresentare il principale vettore di trasmissione del virus . Gli uccelli migratori o domestici poi costituiscono serbatoi di infezione, nei quali il virus può resistere anche per diversi mesi.
SINTOMI E CURE: Nella maggior parte dei casi in cui l’uomo viene colpito da questo virus i sintomi e le conseguenze sono di entità lieve: febbre, mal di testa, tosse, nausea, dolori muscolari. Le cose però si possono complicare, specie in soggetti anziani, deboli, o immunodepressi, portando anche all’ospedalizzazione: oltre ai sintomi precedenti il contagiato può presentare disturbi della vista, tremori, disorientamento, convulsioni, e perfino paralisi e coma (circa 1 su 150). In un paziente su mille il virus può essere causa di encefalite letale (dal 3 al 15 per cento dei soggetti colpiti). Per quanto riguarda le CURE è purtroppo necessario sottolineare che non esistono trattamenti specifici ma è possibile solamente attenuare i sintomi della febbre. Per quanto riguarda gli equini invece dal 2009 è disponibile un vaccino somministrabile da personale sanitario autorizzato.
PREVENZIONE: E’ una fattore di estrema importanza e la massima prevenzione coincide con l’utilizzo di tutti i mezzi, le tecniche e le strategie oggi a disposizione contro la riproduzione della zanzara cercando di evitare il più possibile l’esposizione alle punture di questo fastidioso (e ora anche pericoloso) insetto. Spazio quindi a zanzariere, insetticidi, eliminazione di raccolte di acqua stagnante e soprattutto spazio alla disinfestazione da attuare tramite professionisti ma oggi anche “fai da te” grazie a progresso della tecnologia che ha messo a disposizione tecniche e mezzi sempre più efficaci e allo stesso tempo semplici ed economiche come gli atomizzatori elettrici o a scoppio di ultima generazione.
ZONE A RISCHIO: La diffusione del virus è oggi a livello mondiale: in Italia molte regioni hanno avuto casi di infezione nell’uomo, in particolare il Veneto (Rovigo, Venezia, Treviso), l’Emilia Romagna (Ferrara, Bologna), la Lombardia, e nel 2011 anche la Sardegna. Il contagio di equini costituisce un fenomeno molto più vasto. Da ricordare che le zone adiacenti a fiumi e bacini lacustri essendo un habitat ideale per la proliferazione delle zanzare sono senza dubbio esposte a rischi di contagio maggiori.
Appare quindi evidente che il West Nile Virus costituisce oggi un problema da non sottovalutare ma da combattere con una prevenzione incessante e mirata attraverso la lotta alle zanzare, principale fonte di contagio della malattia. Inoltre come ha sottolineato il Professor Giorgio Palù, Direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’ Università di Padova all’indomani della pubblicazione dei risultati di una ricerca da lui eseguita insieme alla sua equipe, pubblicata su Eurosurveillance, le continue mutazioni hanno portato a dimostrare l’esistenza di un nuovo ceppo del virus per cui occorre non abbassare la guardia. “Un nemico l’abbiamo già in casa e lo teniamo sotto controllo, ma alle porte ci sono ben altre insidie” ha sottolineato lo stesso Prof. Palù, indirizzandosi principalmente verso amministratori e operatori della sanità, ma allo stesso tempo verso i cittadini tutti.
Principali riferimenti normativi in Italia:
– Decreto Ministeriale 29/11/2007 “Approvazione del Piano di Sorveglianza Nazionale contro la encefalo mielite di tipo West Nile”;
– Circolare Ministeriale 21/07/2010 “Sorveglianza della Malattia di West Nile in Italia”;
– Nota esplicativa della Circolare del Ministero della Salute 21/07/2010.
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